L’ALTA PRESSIONE ENTRA IN CAMPO
A firma di Daniela Tommasi
Utensili e attrezzature – Febbraio 2019
La ricerca di soluzioni tecnologiche innovative, in grado di rispondere alle esigenze delle lavorazioni meccaniche, ha portato allo sviluppo delle lavorazioni in alta pressione. La pressione viene impressa al fluido da taglio, ma sia la macchina utensile che gli utensili devono essere in grado di sopportarla e sfruttarla adeguatamente, secondo i fini prefissati. La macchina utensile deve essere in grado di garantire lavorazioni con alte pressioni del fluido da taglio, gli utensili devono disporre di canali di adduzione idonei alle pressioni in gioco, e la/le pompe devono gestire adeguatamente le pressioni richieste per la specifica lavorazione o, più correttamente, il rapporto fra pressione e portata del fluido.
Le esigenze che spingono una realtà produttiva ad avvicinarsi alla lavorazione in alta pressione possono essere diverse, ma tutte con un denominatore comune: riuscire ad ottenere risultati che le tecnologie tradizionali non permettono o permettono con difficoltà.
Con il sistema di gestione del truciolo e del lubrorefrigerante IFDR 800, inoltre, si può contare su una filtrazione, cioè il grado di pulizia del lubrorefrigerante, molto spinta e costante nel tempo, caratteristiche importantissime se non si vuole segnare la superficie del manufatto.
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